Agriturismo
Con l’attività agrituristica, Graziello, Oriella, Valentina e Filippo, intendono dare nuovo slancio all’attività contandina, coniugando il genuino attaccamento alle tradizioni con le più moderne esigenze in fatto di cibo.
Ovvero, il piacere della buona tavola.

Il pavimento è stato riposizionato, usando vecchie tavelle fatte a mano, conservando lo stile caratteristico delle stalle dell’epoca, ed il soffito riportato al suo antico splendore.
Le colonne ed i capitelli, dopo una sostanziosa ripulita ed un’adeguato consolidamento, restano a sostegno delle tre arcate di mattoni rossi intrecciati a spina di pesce.
Anche le finestre, con le sue grate originali in ferro battuto, e gli infissi, ricostruiti con gli stessi materiali e le stesse tecniche dei vecchi, ormai consumati dal tempo.
La reception de “La Ramona” ricavata da un’ambiente che a suo tempo ospitava il cavallo, (la stala de caval) quello che oggi chiamiamo garage.
Anche qui il pavimento rifatto con vecchi mattoni di forma quadrata fatti a mano, ed il solaio con le originarie travi in legno di rovere, ripulito e trattato con speciali prodotti per cercare di mantenere ancora a lungo la solidità di un tempo.
I muri sia interni che esterni sono stati reintonacati usando tecniche del passato, senza l’uso di macchinari moderni, ma con la sola forza delle braccia di esperti artigiani, usando esclusivamente calce idraulica naturale, che oltre a dare ampia stabilità al manufatto, favorisce la traspirazione e rende gli ambienti più salubri.
In questo modo sono state riscoperte le originarie caratteristice architettoniche, e dato nuovo splendore ad un’ambiente che per troppo tempo era stato lasciato decadere, soprattutto per la mancanza di una vera utilità all’interno dell’azienda.
Il nuovo uso di questo stabile porterà nuovo interesse e vitalità in questo tranquillo angolo di campagna, offrendo a tutti gli ospiti un momento di relax in un ambiente rustico, sano, in sintonia con le aspettative dei più esigenti.
Rimaneva comunque il problema di una famiglia relativamente numerosa, che faticava a sbarcare il lunario, in un podere dalle dimensioni inadeguate alla forza lavoro.
- Nel 1952 Ezio e Maria si trasferiscono a Reda, sul fondo Ramona, con un contratto di mezzadria. Successivamente nacque Graziello e poi Imelde, che con il passare degl’anni, diedero vita ad altrettante famiglie.
- Nel 1999 il proprietario del podere propone la vendita e Graziello, supportato dalla moglie Oriella, decide l’acquisto. Il podere coltivato a frutteto e vigneto a stento riesce a dare sufficiente reddito per una conduzione tranquilla.
- Nel 2000 si da inizio alla conversione biologica, sfruttando anche le risorse finanziarie del caso, ma il mercato non risponde adeguatamente e il sistema scricchiola.
- Nel 2002, per avere altre opportunità, si tenta la via della complementarietà . Si da inizio alla ristrutturazione del vecchio casolare, in particolare ai locali che a suo tempo erano adibiti a stalla del bestiame, per ricavarne alcuni ambienti conformi alle nuove esigenze agrituristiche.